Percorso particolare dalle molte linee destra/sinistra e viceversa, qualche passaggio insidioso tra onde e buchi ed un lungo, atipico, rush finale.
Nei percorsi particolari le classifiche finali vedono sempre qualche novità ed è stato così anche questa volta, la decimazione ha colpito molti nomi tra i big e purtroppo le finali hanno visto ben pochi dei nostri portacolori e nessuno sul podio.
La migliore è la brava e forte Borghi che porta a casa una prestigiosa medaglia di legno che avrebbe potuto essere benissimo di bronzo, un risultato ottimo per la novella campionessa mondiale U23.
L'altra nostra rappresentante continua nell'evoluzione che sicuramente la porterà presto a combattere contro le più forti della categoria.
Le fluide linee che Marta segue e la sua scorrevolezza sono armi potenti che sta imbracciando con sempre maggior padronanza.
Mentre parlo di C1 donne devo fare due cenni importanti.
Il primo riguarda la vincitrice, Gabriela Satkova: la tengo d'occhio, sicuramente non sono il solo, dall'anno scorso quando ben fece ai Campionati Mondiali danzando trai flutti e le paline in candida tenuta su nivea canoa.
Elegante, una delle poche donne in C1 con una davvero bella pagaiata, scorrevole e pulita, mi colpì in quella gara e così sta facendo quest'anno.
Il secondo cenno è dedicato alla sorprendente J. Fox che arriva alla porta 22 con 8" di vantaggio sulla vincitrice per poi incredibilmente perdere e risalire la suddetta porta 22 finendo terza per 4" e rotti.
Il divario tra la Fox e le sue concorrenti è palpabile e tipico di un settore ancora non maturo, l'australiana è avanti e verrà certamente raggiunta ma non basterà avere solo una qualità tra il saper pagaiare, la precisione, la forza, lo scorrimento, etc, etc, ci vorranno tutte queste cose perché lei le ha tutte.
Nei C1 uomini, con ben tre francesi in finale, il migliore italiano continua ad essere Raffaello Ivaldi che risolve le insidie del percorso con velocità e precisione e si ferma ad un solo secondo e trenta centesimi dal primo classificato in semifinale ma restando fuori dalla finale per uno dei due tocchi di palina fatti.
Il motore c'è e il ragazzo si merita un applauso anche per la continuità che sta dando alle sue prestazioni.
Peccato invece per Ceccon che ci fa spesso vedere belle cose ma inficiate da altre meno belle, come il 50 che ha beccato in semifinale ed un altro paio di sbavature che l'avrebbero lasciato fuori dalla finale anche senza il 50.
Spero che continui a prendere fiducia nelle sue possibilità senza subire il peso delle sue e delle nostre aspettative.
So per esperienza diretta che non è cosa tanto facile a farsi quanto a dirsi ma senza le aspettative del canoista e senza quelle di tutti gli altri, la canoa va molto più veloce.
Cosa stia accadendo al terzo ragazzone della monopala tricolore è un po' un mistero, gli vedo fare qualche cosa di bello ma il resto è più un lottare tra acqua e pagaia senza riuscire a trovare la quadra tra il divertirsi ed il faticare.
In questo vedo un po' una similitudine con Beda: tutti e due buttano un sacco di energie senza portarne a casa proporzionati frutti.
Spero davvero che Roby e Marcello possano trovare presto una migliore miscela tra forza, testa e tecnica, tre elementi che hanno sicuramente a disposizione in abbondanza.
Della gara dei K1 mi limito a dire: "menomale che Stefy c'è!".
Il mio "idolo" resta sempre il mirabolante Giova nazionale, ma sabato ha fatto un 50 e quindi ...
"Menomale che Stefy c'è!" :-)
Un abbraccio a tutti i nostri ragazzi in azzurro e ai tecnici che si danno costruttivamente da fare.
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