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Il Campus a St Pierre de Boeuf

Aggiornamento: 31 ago 2022

Grazie alla bella iniziativa del Campus estivo organizzato dal Granda Canoa Club ho trascorso qualche giorno sulle belle acque di uno dei tanti ed invidiati canali artificiali francesi dedicati agli sport fluviali.

Ero presente come semplice turista anche l'anno scorso ed avevo già notato l'ottima organizzazione, a terra retta dalla "Iron Lady" Ilaria e in acqua portata avanti da Fulvio, Andrea e Nina, che gestiva in modo esemplare decine di ragazzini per 24 ore al giorno dal momento della partenza da Cuneo fino alla riconsegna ai genitori.


Quest'anno l'organizzazione ha compreso anche un cuoco che ha gestito perfettamente tutta la parte del "trigiornaliero sfamamento" delle sempiterne fameliche truppe, nel tendone che già l'anno scorso fungeva da mensa e da sala riunioni.


Non sto a fare il preciso resoconto di tutto il Campus perché non è compito mio ma voglio solo sottolineare che la coppia "Iron Lady"-Fulvio ha tenuto sotto controllo ogni aspetto del soggiorno rendendo possibile il raggiungimento di tutti gli obiettivi prefissati e mantenendo il comportamento dell'intero gruppo irreprensibile sotto ogni punto di vista.


Ma veniamo alla parte che mi riguarda.


Andrea Benetti ed io ci siamo alternati, anche se spesso eravamo presenti in contemporanea, al seguito di due gruppetti di slalomisti che abbiamo spinto lungo La Via dell'efficienza.

Nello specifico gli abbiamo fatto toccare con mano quanto sia semplice e comodo applicare il principio che "tutto ciò che la canoa può fare non devi farlo tu".


Il continuo scambio di idee ed impressioni con il sempre acqua-presente Fulvio Fina ed Andrea, uniti alla mirabile e spontanea sintonia di vedute sui princìpi e sui metodi da applicare, ha reso incredibilmente facile ed efficace il lavoro con i canoisti ed il continuo aggiustamento di tiro sul percorso da portare a termine con i due gruppi.


Evidenti i miglioramenti sulla pagaiata, sulla navigazione in acqua mossa e nell'affrontare combinazioni di porte sfalsate, ma è nelle rotazioni che abbiamo notato i maggiori miglioramenti.

In avanzamento (sulle quali è stato davvero illuminante poter vedere le magnifiche esecuzioni di Fulvio in C1) o sulla coda facendo il pelo alle paline, i due gruppi hanno evidenziato un concreto innalzamento delle abilità specifiche, specie se rapportato all'esigua durata del Campus.


La mia personale soddisfazione deriva dalla gioia di aver potuto costruire qualcosa di concreto con i ragazzi e gli adulti partecipanti, dalla loro soddisfazione per i risultati raggiunti ed è moltiplicata dal piacere di aver trovato in Andrea e Fulvio la medesima visione dello slalom, una costruttiva ed evidente capacità di analisi critica e l'enorme volontà di portare avanti il comune progetto.

Grazie a tutti.


Non vedo l'ora di rifarlo!


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